![]() Il film è dedicato alla memoria di Matteo Salvatore |
Cos'è Craj
Il tema della memoria, delle radici culturali,
del sapore della vita si condensa in questo inatteso viaggio attraverso
uno spettacolo (quello di Teresa De Sio con Giovanni Lindo Ferretti) e
l’omaggio a quattro eccezionali cantori della musica pugliese. Un
film-concerto? Una fiaba barocca nei luoghi della Taranta? Un documentario
su musicisti oggi amatissimi dai più giovani? Una testimonianza
di teatro del corpo e della voce? Craj è certo tutte queste cose,
ma è soprattutto un’esperienza collettiva catturata dalle
cineprese e trasformata in film. Coniugare tre codici espressivi tanto
diversi tra loro come il documentario, la fiaba, il concerto mi sembra
essere la scommessa di questo “film sullo spettacolo della vita”
che nasce da uno spettacolo di successo e diviene cosa altra per la presenza-
avvertita, cercata della macchina da presa. E’ ormai tradizione
della selezione concludere con un omaggio al linguaggio universale per
eccellenza, la musica, e farlo con attenzione alle radici culturali che
sono la nostra bandiera. Craj è tutto questo, e anche l’incontro
con quattro uomini straordinari. Note di Regia di Davide Marengo“CRAJ” è un viaggio ideale attraverso
la terra e la musica popolare della Puglia, intrapreso dal servo Bimbascione,
interpretato da Teresa De Sio, e dal suo principe Floridippo,
interpretato da Giovanni Lindo Ferretti.
Quattro maestri ottantenni che con la loro musica travolgente e commovente,
e con il racconto diretto della loro storia e della loro vita, ci aprono
le porte di una tradizione che fa incontrare l’antico e il moderno
e che ancora ha molto da insegnare. Conosco Teresa da molti anni e le ho subito comunicato la mia idea di
trasformare in soggetto cinematografico il “viaggio” teatrale
e musicale del suo spettacolo. La sua risposta è stata immediatamente positiva e ci siamo messi
in moto per concretizzarla.
Pensare a “Buena vista social club” è inevitabile ogni volta si associ il cinema a musicisti ultra settantenni ancora in attività. Ma vedendo il concerto dal vivo il rimando a qualcosa di già fatto è svanito subito e abbiamo elaborato, con Teresa De Sio e Paola Papa, l’adattamento cinematografico del concerto di “CRAJ”. Il concerto racconta un ideale viaggio musicale che Teresa e Giovanni Lindo compiono dal vivo nell’arco di due ore e mezza, suonando su quattro palchi disposti a cerchio e con il pubblico nel mezzo, circondato da una scenografia che ricorda la piazza di un paese in festa. I due viaggiatori presentano ad ogni tappa del loro ideale percorso, una diversa realtà musicale della tradizione pugliese, rappresentata dai Cantori di Carpino, da Matteo Salvatore e da Uccio Aloisi. Vedendo lo spettacolo dal vivo sono rimasto coinvolto dall’energia che emana e dall’emozione che aveva rapito me come il resto del pubblico presente all’evento, vero e proprio coprotagonista dello spettacolo. Anche se l’evento dal vivo è irripetibile, il mio obiettivo era quello di restituire al futuro pubblico cinematografico l’energia e l’esperienza quasi fisica dello spettacolo, aggiungendo le preziose testimonianze di vita diretta dei quattro musicisti ottantenni ripresi nel loro quotidiano.
E infatti, partendo dal Gargano, passando per Apricena (Foggia) e terminando nel profondo sud del Salento, il viaggio si trasforma in una vera e propria “cura” musicale che aprirà gli occhi di Floridippo al mondo terreno e luminoso della musica popolare, così diverso dal mondo scuro e solitario della sua biblioteca sotterranea che lo stava accecando e appassendo. Attraverso questo viaggio ideale conosciamo i travolgenti
sonetti d’amore dei Cantori di Carpino, i cui maestri
sono Antonio Piccininno e Antonio Maccarone,
ripresi anche nelle loro abitazioni. “CRAJ” si sviluppa, quindi, su tre livelli
di racconto, distinti anche da tre tecniche di riprese differenti: il
Viaggio nella terra di Puglia intrapreso da Teresa/Bimbascione e da Giovanni
Lindo/Floridippo, girato in pellicola super 16mm.
Gianluca Arcopinto ha coraggiosamente deciso di produrre il film l’istante stesso in cui, con Luisa Pistoia, Marialaura Giulietti e Teresa De Sio, glielo abbiamo proposto. E’ stato un film complesso da realizzare a causa delle poche risorse disponibili e a causa della particolarità del film stesso, difficile da spiegare e da promuovere ad eventuali partner economici. Ma è nella natura stessa di questo progetto quella di essere spartano, frutto di generosità ed entusiasmo, prima che di mezzi tradizionali e ricchi del cinema comune. Povero di mezzi ma ricco di energia e di passione, “CRAJ-domani” è stato possibile realizzarlo soprattutto grazie all’entusiasmo di tutti quelli che c’hanno lavorato. Ogni operatore, tecnico o capo reparto che vi ha preso parte ha messo nel film un valore aggiunto che forse in altre occasioni non è stato possibile ottenere. |